Identificare il sistema alimentare più efficace per raggiungere e mantenere l’agognato peso forma può essere un processo lento che passa spesso per prove ed errori attraverso l’utilizzo di diversi schemi nutrizionali cui il soggetto viene sottoposto valutandone l’efficacia a distanza di tempo.
Oggi è disponibile un ulteriore supporto per abbreviare questo processo.
Recenti studi di nutrigenetica hanno infatti dimostrato che in un numero limitato di geni che costituiscono il nostro patrimonio ereditario può racchiudersi il segreto di buona parte della diversità di effetti che l’alimentazione esercita sul nostro organismo.
Semplificando molto il concetto, nei geni che abbiamo ereditato dai nostri genitori è presente il codice che stabilisce tutte le caratteristiche del nostro organismo una specie di “manuale di istruzioni” del nostro corpo. Piccolissime variazioni nel codice dei singoli geni, che prendono il nome di polimorfismi, determinano in definitiva gran parte della diversità tra individui di cui siamo tutti consapevoli.
In alcuni casi le differenze, assieme a fattori ambientali e stile di vita, possono predisporre all’insorgenza di disturbi o disordini di vario tipo.
I polimorfismi di geni implicati nell’assorbimento dei grassi e dei carboidrati (geni APOC3, FTO, FABP2, PPAR, APOA2, MC4R) possono compromettere ad esempio il normale metabolismo ed assorbimento di questi nutrienti;
la mutazione del gene della lattasi può predisporre all’intolleranza al lattosio;
la presenza di specifici geni del Sistema HLA (aplotipi DQ2 e DQ8) rappresenta un valore predittivo molto forte per la diagnosi della malattia celiaca;
i polimorfismi del gene implicato nella sintesi della vitamina D (VDR F+D) possono alterare la capacità individuale di assimilare ed utilizzare la vitamina D contenuta negli alimenti;
il polimorfismo del gene coinvolto nel metabolismo dell’acido folico (MTHFR) può influenzarne l’utilizzo richiedendo di assumerne quantità maggiori specie nel periodo periconcezionale.
Con un semplice test non invasivo e’ quindi possibile adattare il proprio stile di vita al corredo genetico posseduto riducendo i rischi di patologie a cui si è predisposti.

| dott. francesco trapani | socio ADI Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica | p. IVA 05850050823

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